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La Tappa 4 - 24 giugno 2006: OGGEBBIO - CANNERO km.5,15

La IV tappa ha visto la partecipazione di 6 sportivi e si è svolta con assoluta regolarità grazie anche al tempo buono, al sole e alla mancanza di onde e corrente che hanno continuato ad assistere lo svolgimento della passeggiata.
La Polizia di Stato ci scorta con un simpatico equipaggio, espertissimo di lago dopo anni di servizio a Verbania.


I sub di Azzurra Sub di Ghiffa e dei Sub del Lago di Verbania completano la scorta.
Da Oggebbio in poi si conferma l’attesa presenza di nutriti gruppi di piante acquatiche, del tipo miriophillum spicatum, certo però non nella densità della storica "corona" di piante che accompagnava un tempo tutta la costa a poca profondità.
Continuano gli incontri con grossi cavedani, branchi di piotte, biscie d’acqua e persici.
E’ strano come per lunghi tratti non si veda un solo pesce e poi si concentrino insieme in zone ristrette: non sarà forse che la presenza di insediamenti umani con l’inevitabile presenza di scarichi, per quanto controllati e modesti, li attragga?
Nuotando poi si possono contare numerosissime catene di boe e corpi morti, probabilmente in gran parte dismessi e resti di pontili e scivoli di alaggio divelti dalle onde e corrosi dalla ruggine.
Complessivamente il fondo è abbastanza pulito: solo dove la strada si avvicina al lago e la costa sprofonda si vedono discariche di materiali da costruzione ed altro.
Incontriamo anche addensamenti in superficie di alghe cianobatteri, anabena, che ci sono state segnalate dall’ARPA di Verbania, con la raccomandazione di tentare di evitarle al massimo; il colore dell’acqua si fa verde-giallo e un forte odore di humus in decomposizione si avverte anche attraverso il boccaglio nell’aria che si respira in quei punti.
Nessuno di noi di però lamenterà anche successivamente irritazioni o reazioni allergiche.
Con l’acqua calda compaiono i primi bagnanti sulle spiaggie, incuriositi dall’inaspettato passaggio dei nostri allegri palloncini gialli.
Arrivando a Cannero all’inizio della baia siamo investiti da un tratto di acqua gelida, dovuta forse ad una sorgente subacquea, una maestosa pianta di camphora ci sorprende con i suoi rami protesi fino nell’acqua che si impigliano nel boccaglio e poi all’interno della baia veniamo accolti da infinite alborelline luccicanti.
Sbarchiamo infine al Lido, dove riceviamo il saluto del sindaco Sig.ra Bottacchi e veniamo accolti dal presidente della Pro Loco con una maestosa grigliata in riva al lago che ci fa recuperare tutte le calorie smaltite, parlando di mare e pesci e acqua e birra!
Un’altra tappa è dietro le spalle, ma l’avventura ci sorprende sempre di più e la passeggiata di tappa in tappa continua a portarci sempre più lontano.

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