LOGO DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE LONGALAGO

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LONGALAGO 2009 - Tappa 3 -

12 Settembre 2009: ZENNA - MACCAGNO -



Raduno alle 9.00 al Porticciolo di Pino in riva al Lago Maggiore, il comune d’Italia con il nome più lungo malgrado vanti solamente 264 abitanti.

Tutti tremano all'idea di andare in acqua ricordandosi del caldo delle settimane passate ma... il dovere ci obbliga!

Una bella corrente mattutina favorevole ci spinge e così affrontiamo la tappa assistiti anche dal canotto dell'Unione Velica Maccagno condotto personalmente dal gentilissimo presidente Paganini.

L'acqua è molto torbida, con molto materiale vegetale in sospensione.
Per me, che mi aspettavo una costa subacquea bella come la sponda boscosa che stiamo costeggiando, il panorama subacqueo non tiene in serbo nessuna sorpresa; in tutta la tappa incontro solamente un branco di una dozzina di grossi cavedani, forse attirati dagli escrementi di un gruppo di papere che stanno facendo toeletta sulla riva sassosa.
Neanche un solo altro pesce, nemmeno un piccolissimo gardon, pochissime piante, le solite miriophyllum che si aggrappano quando la sponda diventa ripida anche sulle cenge a picco sullo strapiombo.


Per me quindi una tappa assolutamente non interessante, percorsa tranquillamente risparmiando le forze per la tappa del giorno dopo.
L'arrivo è a Maccagno al Porto della Gabella che ricorda gli antichi diritti della cittadina di battere moneta, ottenuti quando i suoi pescatori salvarono dal naufragio l'imperatore Ottone in viaggio dalla Germania.
Al nostro arrivo ci aspettano simpaticamente il fiduciario di SLOW FOOD Rovetta Ivanovic e un giornalista e poi veniamo anche contattati da un pescatore professionista molto interessato alle nostre esplorazioni: lo coinvolgerò nel progetto di monitoraggio delle piante acquatiche quando un giorno ritornerò di nuovo sulla costa lombarda.

Una bella colazione al sole conclude una giornata proiettata ormai verso la tappa finale del giorno dopo.

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